A fine settembre la maggioranza ha ritirato l’emendamento al decreto Omnibus, che prevedeva lo slittamento dell’obbligo al gennaio 2026 della copertura per danni catastrofali. Ciò significa che le imprese dovranno sottoscrivere polizze assicurative entro il 1° gennaio 2025. Il decreto interministeriale riguarderà tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio.
CASARTIGIANI, pur riconoscendo la necessità di prevedere l’obbligo assicurativo in un paese sempre più colpito da eventi imprevedibili, chiede il differimento dell’entrata in vigore dell’obbligo di copertura per danni catastrofali. Tale richiesta si rende necessaria viste, da un lato le lacune contenute nella Legge di Bilancio 2024 e, dall’altro, l’esigenza per le imprese di aver maggiormente tempo a disposizione per stipulare polizze in maniera oculata.
In linea con CNA e Confartigianato che pure hanno chiesto la proroga, CASARTIGIANI ritiene che lo slittamento permetterebbe di stabilire al meglio le condizioni di polizza a cui le compagnie di assicurazioni debbano attenersi, come le coperture e la fissazione del premio.
Altro elemento da meglio disciplinare prima dell’entrata in vigore dell’obbligo resta la tipologia di manifestazioni catastrofali da includere nella polizza: si parla nel testo di legge di inondazioni, esondazioni, frane e terremoti. Eppure esistono fenomeni più frequenti ed altrettanto dannosi come le grandinate, i colpi di vento, le trombe d’aria, le mareggiate che andrebbero inclusi per tutelare al meglio le aziende.

CASARTIGIANI, CNA e Confartigianato hanno proposto altresì di esentare i premi dall’imposizione fiscale del 22,25%.