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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): cosa prevede.
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Lanciano , 02 Febbraio 2022

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): cosa prevede.

Gent.mi Associati,

vorremmo approfondire il tema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un pacchetto di investimenti e riforme che interesseranno:

  • pubblica amministrazione
  • giustizia
  • semplificazione
  • competitività

Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro.

Ogni progetto è stato disegnato per contribuire sia alla realizzazione delle “Raccomandazioni specifiche” della Commissione europea, sia per rafforzare il potenziale di crescita del Paese.

L’obiettivo è porre le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia garantendo la rapidità di esecuzione dei progetti attraverso una semplificazione degli strumenti in modo da favorire un aumento della produttività. 

1) Digitalizzazione, innovazione, competitività del sistema produttivo

Si persegue l’obiettivo di favorire l’innovazione in chiave digitale, sostenendo l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese. Il Ministero punta, inoltre, a sostenere gli investimenti strategici nell’ambito della Transizione 4.0 e favorire i progetti innovativi per le filiere del Made in Italy.

I progetti di investimento sono, inoltre, accompagnati dalla riforma sulla proprietà industriale che mira a definire una strategia pluriennale per promuovere la cultura dell’innovazione e gli strumenti di protezione e valorizzazione della proprietà industriale.

2)Rivoluzione verde e transizione ecologica

Viene perseguito l’obiettivo di favorire la transizione verde del Paese puntando su energia prodotta da fonti rinnovabili, aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici, sostenendo gli investimenti in ricerca e innovazione, e incentivando il trasporto pubblico sostenibile.

Un miliardo di euro di investimento per rinnovabili e batterie mira a sviluppare le filiere industriali nei settori fotovoltaico, eolico e delle batterie attraverso tre linee d’azione principali:

  • la creazione di una Gigafactory per la costruzione di pannelli fotovoltaici innovativi ad alto rendimento
  • la costruzione di uno stabilimento industriale per la produzione di pannelli flessibili per l’eolico
  • la costruzione di una Gigafactory “ultra-moderna” (4.0) nel settore delle batterie

La crescita di startup innovative nel settore della transizione ecologica è supportata con un investimento di 250 milioni per la creazione di un Green Transition Fund (GTF), gestito da CDP Venture Capital, rivolto ai settori delle rinnovabili, dell’economia circolare, della mobilità, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti, dello stoccaggio di energia e affini. 

3) Istruzione, formazione e ricerca

Mirando a potenziare le competenze presenti nel nostro Paese e cogliere le sfide tecnologiche e ambientali, verranno incrementati gli investimenti in ricerca e sviluppo anche attraverso una migliore interazione tra il mondo delle imprese e gli enti pubblici, tra mondo della ricerca e mondo produttivo, si incentiverà la propensione all’innovazione delle piccole e medie imprese e la loro partecipazione a filiere strategiche per la competitività nazionale ed europea, dagli IPCEI (batterie, microelettronica, idrogeno) ai Centri di trasferimento tecnologico. 

4) Inclusione e coesione

E’ previsto il rafforzamento e l’avvio di nuova imprenditorialità femminile. Il progetto è stato avviato dal ministro Giorgetti che ha reso operativo il “Fondo Impresa Donna”, previsto nella legge di Bilancio 2021.

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