CNA, CONFARTIGIANATO e CASARTIGIANI, nel comune intento di porre fine al logorio a cui le imprese edili sono sottoposte da mesi per via del blocco dei crediti del bonus 100%, hanno sollecitato ancora una volta il Governo ad assumere provvedimenti fattivi e risolutivi.

La situazione è talmente incancrenita che ormai migliaia di imprese rischiano il fallimento. Ad un mese dall’avvio del tavolo a Palazzo Chigi siamo infatti ad un nulla di fatto.

Così recita l’ennesima mozione delle maggiori sigle in rappresentanza dell’Artigianato e delle Pmi: <<Abbiamo chiesto al MEF e all’amministrazione finanziaria di circoscrivere lo stock dei crediti nei cassetti fiscali delle imprese sulla base della loro anzianità e ammontare, ritenendo che quelli da più tempo giacenti e di minore dimensione rappresentino una frazione del volume complessivo (19 miliardi) che difficilmente, però, potrebbe essere assorbita da una eventuale ripresa degli acquisti da parte del sistema bancario e delle assicurazioni. Per questi potrebbe essere inevitabile mettere in campo un intervento diretto da parte di un acquirente pubblico per scongiurare una lunga serie di chiusure di attività con conseguente perdita di posti di lavoro. CNA, Confartigianato e Casartigiani, certi che il Governo non sottovaluterà il problema, confidano in una rapida soluzione in quanto il tempo è un fattore determinante per evitare pesanti riflessi economici e sociali>>

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