Oggi segnaliamo ai nostri Associati che da un po’ di tempo a questa parte ci giungono segnalazioni dalle imprese associate del settore trasporto circa un’attività massiva e piuttosto insistente da parte di SANILOG (il Fondo di sanità integrativa per i dipendenti del settore logistica, trasporto merci e spedizione non dell’artigianato) che, tramite pec, informa ERRONEAMENTE che la mancata iscrizione a Sanilog determini per le aziende la violazione del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione che stabilisce l’obbligatorietà a carico dei datori di lavoro del versamento dei contributi per l’assistenza sanitaria integrativa al Fondo Sanilog”. Nella stessa comunicazione viene richiesto alle Imprese di “effettuare, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’iscrizione al Fondo Sanilog per evitare la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro”.

Riteniamo necessario, a questo punto, mettere in guardia le Imprese destinatarie di questa campagna di informazione non corretta, che il citato CCNL in materia di bilateralità non prevede alcun obbligo esclusivo di versamento a Sanilog da parte delle aziende che applicano il CCNL in parola.

A partire dal 3 dicembre 2017 infatti, la Sezione Artigiana del CCNL ha previsto la contrattualizzazione del diritto alle prestazioni della bilateralità e della sanità integrativa per tutte le imprese artigiane e le imprese associate alle organizzazioni datoriali firmatarie della stessa, riconoscendo negli enti istituiti per il mondo dell’artigianato e delle pmi – EBNA e SANARTI – i propri enti di riferimento verso cui vige l’obbligo di versamento per tutte le imprese , in applicazione del CCNL.

Proprio come Sanilog infatti, SANARTI è espressamente previsto dal CCNL ed ha pari riconoscimento come fondo di sanità integrativa del settore.

Per tutto quanto detto, le richieste di iscrizione a Sanilog che perverranno alle imprese nostre associate, o che aderiscono al fondo SANARTI – non dovranno essere tenute in considerazione e potranno essere oggetto di azioni di autotutela da parte delle aziende stesse.

Informiamo altresì che CASARTIGIANI insieme alle altre Organizzazioni dell’artigianato, ha inoltrato in queste ore una lettera al Fondo Sanilog  per porre fine alla campagna di iscrizione che, per le motivazioni e le fonti normative sopra descritte, è da considerare arbitraria e non corretta.

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